Un vibrante mix di suoni prodotti da tamburi sciamanici, Gong, campane tibetane e di cristallo, shruti box e soavi voci ti accompagneranno in un piacevole viaggio in cui il tempo sembrerà rallentare. Con naturalezza lascerai andare lo stress ed ogni eventuale tensione accumulata per ritrovare profondo rilassamento e benessere.
Conducono la serata gli operatori olistici Antonella Chiarenza e Simone Giudici.
Il tema di questo nuovo viaggio sarà la celebrazione della Candelora. Il rito della Candelora onora il rinnovamento, il cambiamento, il momento in cui il buio lascia spazio ad una nuova luce. L’invito è di portare durante l’incontro le tue candele che verranno caricate con vibrazioni di amore, gioia e vitalità. Le stesse candele ti serviranno per illuminare i periodi disarmonici durante l’anno, accendendole riporterai la luce di un armonioso benessere alla Tua Vita. Durante l’armonizzazione il suono sarà il mezzo per celebrare e ritrovare la fonte della giovinezza interiore e stimolare la forte energia della creatività che è dentro ad ognuno di noi per vivere il presente con gioia e nutrire i nostri progetti e desideri.
QUANDO
Sabato 1 febbraio dalle 17:00 alle 18:30
COSTO
€25
INDICAZIONI
– Porta candele preferibilmente bianche;
– indossa abiti comodi;
– porta con te una bandana da adagiare sugli occhi al fine di immergerti totalmente nelle Armoniche sonore.
Lo studio dispone di tappetini yoga, cuscini e coperte, ma sentiti libero di portare i tuoi supporti.
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QUALCOSA IN PIU’ SULLA CANDELORA
Questa festa nasce da una antica tradizione celtica che festeggiava il ritorno alla Luce e il risveglio della Terra. La celebrazione era vissuta come una grande occasione per attrarre benefici spirituali e materiali a chi partecipava. Era la festa del rinnovamento e della
purificazione, della rinnovata giovinezza nel corpo e nello spirito chiamata Ombolc ovvero “risveglio della terra” dopo il freddo e scuro inverno.
Per gli antichi romani questa celebrazione, dedicata a Fauno Lupercus, serviva a purificarsi prima dell’avvento del nuovo anno e a propiziarne la fertilità. Si festeggiava a metà tra il solstizio d’inverno e l’inizio della primavera, nel mese di febbraio il cui nome deriva proprio da da februare che significa “purificare”.
Sempre in merito alle origini italiche della Candelora, nel “Lunario Toscano” dell’anno 1805 si ritrova questo testo: “La mattina
si fa la benedizione delle candele, che si distribuiscono ai fedeli, la qual funzione fu istituita dalla Chiesa per togliere un antico costume, che in questo giorno in onore della falsa dea Februa con fiaccole accese andavano scorrendo per le città, mutando quella superstizione in religione di pietà cristiana”.
Per noi riprendere questa tradizione è incanalare nuove energie per il nostro rinnovamento, per emanare Energie di aiuto all’Umanità e a Madre Terra in questa fase di grande cambiamento di tutta l’umanità.
La candela ha un significato molto profondo: accesa rappresenta i cinque elementi (fuoco: la fiamma; terra: la cera solida; acqua: la cera liquida; aria: è necessaria per bruciare; spirito: la fiamma va sempre in alto) e si consuma come la vita umana: l’uomo nasce, vive e muore ma la sua essenza è eterna, vibrante e Luminosa.